- [Crediamo che le storie siano le mappe con cui osserviamo E percorriamo la realtà]
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The eternal sunshine of Kaufman’s mind
A vent’anni dal capolavoro scritto da Charlie Kaufman è il momento di perderci nella mente immacolata del più grande sceneggiatore di Hollywood. I suoi film non ci fanno desiderare mondi migliori e non ci fanno dimenticare i nostri guai quotidiani. Quindi, cosa ce ne facciamo?
Perché i maschi stuprano?
Una donna su tre subisce violenza. Dietro la cronaca allarmante si nasconde una domanda cruciale: cosa accade nella mente di chi abusa? Ogni uomo è chiamato in causa, perché non è più tempo di interrogare le vittime, ma di decostruire le dinamiche culturali che rendono possibile l’aggressione sessuale.
La fotografia porta via il perché dalle cose?
Se le osserviamo senza il pregiudizio del principio di causa-effetto arriviamo a scoprire che, in fondo, le immagini non sanno nulla. E sono un’assurda magia.
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In evidenza
Il momento più filosofico del gioco – che è apertamente ispirato a Il mito di Sisifo, celebre saggio di Albert Camus pubblicato nel 1942, in piena Seconda guerra mondiale – arriva alla fine, quando il giocatore si trova a faccia a faccia con Zeus, che gli chiede cosa ha imparato nel suo percorso. Le risposte possibili sono quattro: «aspetto la morte», «spingerò di nuovo questo macigno altre diecimila volte», «gli dei mi daranno la libertà» o «riconosco l’inutilità del tutto». La risposta corretta, nell’intenzione degli sviluppatori, è l’ultima: cliccandoci sopra il giocatore guarda il sasso sorvolare tutti i livelli oltrepassati, tornando all’inizio, ma soprattutto legge un messaggio degli sviluppatori: «Non ti sei arreso nemmeno davanti a infinite, ripetitive sfide. E in questo processo hai scoperto la vera felicità. Tifiamo per la tua vita e per i tuoi sforzi costanti, simili a quelli di Sisifo».
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[Mine Studio]
Dài un’occhiata al progetto realizzato per Futureberry
[BEING A B CORP]
#ContinuoImpegno
Mine ha ottenuto la Certificazione B Corp
Anche noi di Mine Studio da Febbraio 2023 facciamo parte della comunità internazionale delle B Corporation, che si impegna a misurarsi e a tenere conto delle proprie attività anche in termini di impatto ambientale e sociale
Il nostro percorso
Il nostro primo progetto a impatto positivo
Osservatorio Gabii è un progetto di fundraising che ha l’obiettivo di valorizzare l’area archeologica di Gabii a Roma, oltre a finanziare attività formative per la comunità e per gli studenti dell’Istituto Comprensivo Elisa Scala, che si trova in prossimità dell’area archeologica.
Per finanziare questo progetto, abbiamo organizzato un fundraising composto da due principali attività: la vendita di magliette limited edition realizzate da 6 illustratrici e illustratori e la donazione libera attraverso una piattaforma di crowdfunding, grazie alla quale ricevere un piccolo gift inerente al progetto. Sia le t-shirt che le toppe sono realizzate con metodi sostenibili, dal concept alla produzione e alla spedizione.
Progetti speciali
«Ciò che questi fenomeni virtuali faticano a comprendere è che nessun luogo è immune da questo sentimento di fine, o meglio, di separazione.»
Estratto dall’articolo “La crisi climatica che i social non raccontano” Benedetta Barone | 26.04.2023
leggi l’articoloSostenibilità
Media
Il trauma come storytelling generazionale
Siamo una generazione ripiegata su stessa, appassionata di narrazioni in prima persona. È necessariamente un male?
Little work and too much play makes the West a fragile toy
Intervista a Raffaele Alberto Ventura sulla regola del gioco: internet, la collisione di codici, il collasso del contesto, la “cancel culture”, McLuhan, Marx e La vita è meravigliosa in Cina.
Come le emoji di reazione stanno cambiando il nostro modo di comunicare e viverci le comunicazioni
Le reacji facilitano la nostra comunicazione, ma forse non il nostro dialogo
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La prima t-shirt del progetto Osservatorio Gabii è illustrata dall’artista @ceciliasammarco che invita tutt* a diventare un CITY PARK DWELLER, alla ricerca di una connessione con la natura nella città!
Società
«Siamo di fronte a una nuova frontiera economica: l’economia della solitudine, in cui le aziende sono pronte a sfruttare anche l’ultimo baluardo della nostra vita privata.»
Estratto dall’articolo “La nuova economia della solitudine” Beatrice Petrella | 23.01.2024
leggi l’articoloCultura visiva
Che diritto ha il fotografo di turbare l’universo?
La messa in posa come inganno, necessità ed evocazione di fantasmi
Gli edifici di Hong Kong: una cacofonia visiva divenuta virale
Linee dritte, la ripetizione delle forme: i virali edifici di Hong Kong
I migliori film fantasy da vedere assolutamente
Tra terre incantate e universi paralleli, ecco i film fantasy da vedere almeno una volta nella vita
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Playlist del lavoro creativo
Nella testa di un creativo ogni idea è una questione musicale, nel senso che bisogna saperla ascoltare per capire dove sta andando a parare. Per stimolare le idee, può essere necessario un certo ritmo, una specifica vibrazione, va bene anche il rumore bianco, è fondamentale anche il silenzio, ma ciascuna di queste è una questione musicale.