Se siete cresciuti tra gli anni Ottanta e gli inizi dei Duemila, avrete sicuramente trascorso almeno un’estate all’interno di una sala giochi, ipnotizzati dagli schermi retroilluminati di un arcade o di uno sparatutto e dalle accattivanti melodie elettroniche dei loro temi musicali. Oggi non ci resta che la nostalgia di quell’esperienza videoludica, di cui conserviamo un ricordo a bassa definizione, ma alcuni di quei videogiochi non hanno segnato solo la nostra adolescenza, ma la storia stessa del graphic design e delle possibilità creative dei caratteri tipografici digitali.
Basati su griglie di pixel 8×8, infatti, i caratteri di sistema dei font dei videogiochi anni ‘80 sono il migliore esempio di come sia possibile creare nuove forme espressive visuali partendo da blocchi semplici dalle potenzialità apparentemente limitate. In questa puntata della nostra rubrica dedicata all’arte dei font vi (ri)portiamo in sala giochi per rivivere le atmosfere iconiche che solo i font dei videogiochi anni ‘80 hanno saputo creare.
STREET FIGHTER, CAPCOM
Street Fighter è forse tra i più celebri videogame da sala giochi e tra i picchiaduro più amati di sempre. Il videogioco, pubblicato per la prima volta nel 1987, è uno degli esempi più emblematici di creatività made in Capcom, la rinomata azienda giapponese di videogiochi che ne ha prodotto la realizzazione.
Il carattere tipografico del gioco è l’esempio perfetto di come fosse possibile realizzare un font accattivante e non minimale all’interno di una griglia 8×8: l’aggiunta di ombre e gradienti ai caratteri furono infatti una trovata assolutamente innovativa, che per anni ha rappresentano una delle principali cifre stilistiche del franchise.
SPRINT 2, ATARI
Sprint 2 è uno storico videogioco di corsa prodotto nel 1976 da una sussidiaria dell’azienda di videogiochi Atari e distribuito da Namco in Giappone. Anche se la sua realizzazione precede di poco gli anni ’80, il suo font, progettato da Lyle Rains, può essere definito un po’ come l’Helvetica dei videogame arcade, l’archetipo su cui poi si sono sviluppati i caratteri tipografici dei videogiochi che lo hanno succeduto fino addirittura agli anni ’90. Se volete provare a utilizzarlo, su Google Font è disponibile un carattere dedicato proprio a Sprint 2: eccolo qui.
SKY FOX, JALECO
Un altro font dei videogiochi anni ‘80 particolarmente sorprendente per le sue espressioni creative è quello di un videogioco poco noto, ma estremamente originale dal punto di vista del graphic design: Sky Fox, pubblicato nel 1987 dalla Jaleco Ltd. Rispetto alle linee geometriche e pulite dei caratteri di sistema che contraddistinguevano i videogiochi in circolazione, il font di Sky Fox è stato definito quasi azzardato, per il suo carattere complesso e antitetico allo spirito minimale dell’estetica arcade.
THE SIMPSON, KONAMI
Il gioco arcade della serie animata The Simpson è forse una delle chicche più interessanti del panorama tipografico dedicato ai videogame. Il videogioco, pubblicato nel 1991 dalla Konami, riflette il carattere allegro e dissacrante dell’omonima serie, così come il suo carattere tipografico. Una particolarità del font, infatti, è quella di aver riprodotto lo stile calligrafico con un font di scrittura a mano, che regala uno stile scanzonato alla grafica del videogame.
GUN.SMOKE, CAPCOM
Chiudiamo la nostra lista di font dei videogiochi anni ‘80 con un’altra creazione firmata dalla Capcom. Parliamo di Gun.Smoke, videogame sparatutto pubblicato nel 1985. Le atmosfere del gioco sono western (forse un antenato remotissimo di Red Dead Redemption?) così come lo stile del suo carattere tipografico, che presentava caratteri pieni con un bellissimo effetto stencil.