Lilianna Lasocka è un’illustratrice e pittrice polacca con un linguaggio visivo unico e poetico. Ha studiato Pittura all’Accademia di Belle Arti di Wroclaw e si è specializzata in Design Grafico al Dublin Design Institute, sviluppando uno stile che mescola delicatezza e narrazione visiva.
Lilianna Lasocka is a Polish illustrator and painter with a unique and poetic visual language. She studied Painting at the Academy of Fine Arts in Wroclaw and specialized in Graphic Design at the Dublin Design Institute, developing a style that blends delicacy with visual storytelling.
Le sue opere accompagnano lo spettatore in un viaggio nel realismo magico, dove figure femminili, paesaggi naturali e animali personificati si intrecciano in composizioni ricche di narrazione ed emozione. Attraverso linee morbide e palette di colori caldi, Lilianna crea un’atmosfera intima e sognante in grado di catturare l’immaginazione.
Her works take the viewer on a journey into magical realism, where female figures, natural landscapes, and personified animals intertwine in compositions rich in narrative and emotion. Through soft lines and warm color palettes, Lilianna creates an intimate and dreamy atmosphere capable of capturing the imagination.
Ispirata ai ricordi d’infanzia, alla campagna polacca e ai suoi viaggi, l’artista esplora temi di introspezione e connessione tra l’essere umano e la natura. Questa fusione di elementi le consente di realizzare opere che, pur essendo profondamente personali, risuonano in modo universale.
Inspired by childhood memories, the Polish countryside, and her travels, the artist explores themes of introspection and the connection between humans and nature. This blend of elements allows her to create works that, while deeply personal, resonate universally.
Oltre al suo lavoro di illustratrice, Lilianna è anche coinvolta nel design grafico e nella scrittura di sceneggiature per animazioni, unendo diversi ambiti creativi. Le sue illustrazioni sono state pubblicate su riviste in Irlanda, Singapore e Giappone. Nel tempo libero, continua a sviluppare progetti e idee personali, nutrendo una visione artistica in continua evoluzione.
Alongside her work as an illustrator, Lilianna is also involved in graphic design and scriptwriting for animations, bridging various creative fields. Her illustrations have been published in magazines in Ireland, Singapore, and Japan. In her free time, she continues to develop personal projects and ideas, nurturing an ever-evolving artistic vision.
3 DOMANDE ALLA NOSTRA ART CRUSH
SM: «Il tuo stile visivo, delicato e poetico, sembra combinare elementi di realismo e immaginazione. Come si è evoluto nel tempo e quali influenze artistiche o personali hanno plasmato maggiormente il tuo linguaggio creativo?»
LL: «I miei genitori erano entrambi giardinieri, quindi sono cresciuta circondata da serre piene di fiori. Ogni giorno mio padre mi raccontava poesie scherzose per bambini scritte da Julian Tuwim, Jan Brzechwa e molte altre storie divertenti che personificano gli animali e mostrano le cose ordinarie in un modo magico e inusuale. Ho ancora un quaderno con i miei disegni di quando ero bambina. Ci sono molte storie visive ispirate a quelle poesie. Credo che i giardini e quelle poesie per bambini abbiano avuto la maggiore influenza nel formare la mia immaginazione. Oggi i miei illustratori preferiti sono, tra gli altri, Tove Jansson, Joanna Concejo e Iwona Chmielewska. Sono anche ispirata dalle animazioni di Hayao Miyazaki, in particolare dal film Spirited Away. Sono rimasta profondamente toccata dalla sua spiritualità, che è rara nella cinematografia occidentale. La sua percezione del mondo mi ha spinta a esplorarlo anche attraverso la mia arte.»
SM: «Your visual style, delicate and poetic, seems to combine elements of realism and imagination. How has it evolved over time, and which artistic or personal influences have shaped your creative language the most?»
LL: «My both parents were gardeners and so I was growing up surrounded by greenhouses full of flowers. Everyday my dad was telling me whimsical poems for kids written by Julian Tuwim and Jan Brzechwa, and many other funny stories that personify animals and show ordinary things in an unusual magical way. I still have a notebook with my drawings from the time when I was a kid. There are a lot of visual stories inspired by those poems. I believe that gardens and those poems for kids had the biggest influence in forming my imagination. Nowadays my favourite illustrators are among others Tove Jansson, Joanna Concejo and Iwona Chmielewska. I am also inspired by Hayao Miyazaki’s animations, especially the movie Spirited Away. I was deeply touched by its spirituality which is unheard of in western cinematography. His perception of the world pushed me to explore it through my art as well.»
SM: «L’introspezione femminile sembra essere un tema centrale nel tuo processo creativo. Cosa rappresenta per te e come la esplori nelle tue opere?»
LL: «La maggior parte dei personaggi che disegno sono ragazze. Come molte delle mie figure preferite nei libri, sono consapevoli di sé stesse e indipendenti. Fanno ciò che vogliono, ma restano sensibili e premurose. Cerco spesso di rappresentarle in questo modo. Cerco anche di catturare quei momenti di riflessione, quei piccoli istanti della vita. Per questo motivo, di solito si trovano fuori, a guardare le nuvole, a giocare con gli animali o semplicemente a non fare nulla. Quando disegno i volti femminili, cerco anche di evitare consapevolmente gli attuali standard di bellezza. Vedo così tanti volti sessualizzati nell’arte e nell’illustrazione contemporanea. I miei personaggi hanno labbra sottili, nasi imperfetti e lineamenti irregolari. Questo è la mia protesta silente contro la pressione onnipresente di essere perfetti.»
SM: «Female introspection seems to be a central theme in your creative process. What does it represent for you, and how do you explore it in your works?»
LL: «Most of the characters I draw are girls. Like many of my favourite book characters, they are self-aware and independent. They do whatever they want, yet remain sensitive and caring. I often try to portray them this way. I also try to capture them contemplating those little moments in life. That’s why they are usually out there, watching clouds, playing with animals or simply doing nothing. While drawing female faces I am also consciously avoiding current beauty standards. I see so many sexualised faces in contemporary art and illustration. My characters have small lips, imperfect noses and irregular features. This is my quiet protest against ubiquitous pressure to be perfect.»
SM: «Molte delle tue illustrazioni hanno un tocco narrativo, come se facessero parte di una storia più grande. Qual è il tuo processo creativo per immaginare queste scene evocative? Parti da un’idea specifica o lasci che sia l’arte a guidarti?»
LL: «Il processo nel disegnare inizia con solo lo “scheletro” di un’idea. Di solito mi ispiro a una composizione casuale, un paesaggio, una fotografia o una situazione. Successivamente, comincio a costruire una storia. Mi piace aggiungere elementi eccentrici, giocare con le proporzioni e osservare dove mi porta. A volte ho bisogno di fare un po’ di brainstorming per rendere l’immagine interessante, altre volte è come un colpo di genio e so subito cosa voglio disegnare.»
SM: «Many of your illustrations have a narrative touch, as if they were part of a larger story. What is your creative process for imagining these evocative scenes? Do you start with a specific idea, or do you let the art guide you?»
LL: «The process of drawing usually begins with just a ‘skeleton’ of an idea. I usually get inspired by some random composition, landscape, photography or situation. Then, it resembles building a story. I like to add some quirky elements, play with proportions and observe where it takes me. Sometimes I need a little bit of brainstorming to make an image interesting, and sometimes it’s like a stroke of an idea and I instantly know what I want to draw.»